Eliogabalo e le trasgressioni degli antichi romani
Eliogabalo fu imperatore romano per soli quattro anni, dal 218 al 222 d.C., prima di essere assassinato mentre era ancora adolescente. Nonostante il suo breve regno, Eliogabalo è ricordato tra gli imperatori più infami della storia, spesso citato accanto a Caligola e Nerone, per i suoi comportamenti considerati scandalosi dai cronisti dell’epoca. Cerchiamo di saperne di più.
Quali sono le azioni di Eliogabalo ritenute trasgressive dai suoi contemporanei?
Secondo le fonti antiche, Eliogabalo:
- sposò per due volte una vergine vestale (sacerdotesse devote alla castità);
- si travestiva da prostituta e vendeva il proprio corpo;
- dichiarava esplicitamente la propria preferenza per essere penetrato, scegliendo uomini con peni grandi;
- sposò un uomo, l’auriga Ierocle;
- affermò: “Non chiamatemi Signore, perché sono una Signora”.
Come ha interpretato questa affermazione il North Hertfordshire Museum?
Il museo ha scelto di riconoscere Eliogabalo come donna transgender, utilizzando pronomi femminili e includendola nella propria collezione LGBTQ+ con una moneta che la ritrae.
Quanto sono affidabili le fonti antiche che raccontano la vita di Eliogabalo?
Le fonti sono spesso frammentarie, incomplete e influenzate da pregiudizi. Nel caso di Eliogabalo, la principale fonte è Cassio Dione, uno storico romano contemporaneo, ma legato al successore di Eliogabalo, Severo Alessandro, il che pone dubbi sull’obiettività del suo racconto.
È possibile distinguere i fatti dalla propaganda sessuale nelle fonti antiche?
È difficile. Molte accuse sessuali contro Eliogabalo (e altri imperatori) erano strumenti retorici per screditare i nemici politici, più che testimonianze fedeli della realtà.
Gli insulti sessuali erano comuni tra i Romani?
Sì. Gli autori romani spesso usavano insulti sessuali per colpire la reputazione altrui. Anche figure come Giulio Cesare, Marco Antonio e Nerone furono accusate di comportamenti sessuali ritenuti disonorevoli: Giulio Cesare fu accusato di essere stato penetrato dal re di Bitinia così tante volte da guadagnarsi il soprannome di “Regina di Bitinia”. Si diceva, inoltre, che sia Marco Antonio sia Augusto si fossero prostituiti per ottenere vantaggi politici all’inizio della loro carriera. E si raccontava che Nerone avesse indossato il velo nuziale per sposare un uomo.
Problemi di comunicazione in famiglia
Come concepivano la sessualità gli antichi Romani?
La sessualità romana era legata al potere e allo status più che al genere o all’orientamento. Ciò che contava era se si esercitava il ruolo attivo (dominante) o passivo (penetrato) in un rapporto.
Qual era la visione romana del ruolo sessuale passivo?
Essere passivi, cioè farsi penetrare, era considerato poco virile e degradante per un uomo romano libero. Questo ruolo era associato a donne, schiavi o stranieri.
Chi erano i “cinaedi” nella letteratura latina?
Il termine cinaedus era un insulto riservato a uomini effeminati e passivi nei rapporti sessuali. Nella letteratura latina, i cinaedi venivano spesso rappresentati in modo derisorio e visti come sovversivi rispetto ai valori romani tradizionali.
Queste norme sessuali si applicavano a tutti i membri della società romana?
No. Le regole sulla virilità e il decoro sessuale si applicavano solo ai cittadini romani adulti, maschi e liberi. Donne, schiavi, stranieri e ragazzi non erano soggetti agli stessi codici morali.
Si può dire che Eliogabalo fosse una persona transgender?
È un’ipotesi moderna. Sebbene esistessero pratiche e comportamenti che oggi definiremmo non conformi al genere, gli antichi Romani non avevano concetti identitari come “transgender”. Attribuire a Eliogabalo questa etichetta implica un rischio di anacronismo.
È corretto applicare categorie moderne di genere o orientamento a personaggi antichi?
No. Le identità sessuali e di genere dell’antichità erano molto diverse dalle nostre. Usare categorie moderne per etichettare persone del passato può portare a semplificazioni indebite e a errori interpretativi.
Cosa si rischia nel cercare di “verificare i fatti” nelle biografie antiche?
Si rischia di perdere di vista la complessità del mondo antico e la varietà delle identità che vi erano presenti. La storia romana mostra una vasta gamma di comportamenti e identità che non si lasciano facilmente ricondurre ai nostri schemi contemporanei.
Dr. Walter La Gatta
Fonte principale
Museum classifies Roman emperor as trans – but modern labels oversimplify ancient gender identities
CITTA' DI RICEVIMENTO - COSTI
ImmagineLe rose di Eliogabalo di Alma-Tadema (1888) raffigura una festa organizzata da Eliogabalo. Museo Jacquemart-André