L’asessualità come orientamento sessuale
L’asessualità è un orientamento sessuale ancora poco compreso, nonostante riguardi molte persone, ma in questi ultimi anni è venuto spesso alla luce, tanto che si è parlato anche di “rivoluzione asessuale”. Cerchiamo di capire meglio.
Cosa è l’asessualità?
L’asessualità si definisce principalmente per l’assenza – o la scarsità – di attrazione sessuale verso altri individui. Questo non implica necessariamente assenza di relazioni affettive, mancanza di desiderio o disinteresse per l’intimità: ci sono molte sfaccettature e individualità.
Chi sono gli asessuali?
Le persone che si definiscono “asessuali” affermano di essere molto diverse da chi decide di astenersi dal sesso per motivi religiosi o morali: la castità è una scelta, l’asessualità è un orientamento sessuale. Come dire: non è qualcosa che scegli di essere, è qualcosa che ti appartiene dalla nascita, che è involontario.
Indubbiamente, non è facile capire la persona che sostiene di non provare attrazione sessuale nei confronti degli altri e il primo pensiero che viene alla mente è che potrebbero esserci dei traumi o delle inibizioni che orientano la persona verso l’astinenza sessuale. Gli asessuali tuttavia non la pensano così: ritengono di essere una minoranza sessuale e vogliono essere riconosciuti come tali.
Alcune persone si identificano come:
- Gray-asessuali (gray-A): sperimentano attrazione sessuale solo raramente, in circostanze specifiche o con intensità molto bassa;
- Demisessuali: provano attrazione sessuale solo dopo aver stabilito un forte legame emotivo con l’altra persona;
- Asessuali romantici: possono avere un orientamento romantico (eteroromantico, omoromantico, biromantico, panromantico, aromantico ecc.) e desiderare relazioni intime, pur non sentendo attrazione sessuale. Queste categorie non sono rigide né universali, ma servono ad aiutare le persone a descrivere la propria esperienza.
Cosa è la rivoluzione asessuale?
La “Rivoluzione Asessuale” non è un movimento politico o sociale specifico, come la Rivoluzione Sessuale, ma piuttosto un concetto che si riferisce all’emergente consapevolezza e visibilità dell’asessualità, ovvero l’assenza di attrazione sessuale. Questo concetto è in crescita di consapevolezza e accettazione, soprattutto tra i giovani, che possono sentirsi più aperti a esplorare la propria identità e a non conformarsi alle aspettative sociali sulla sessualità
Desiderio sessuale e attrazione: sono la stessa cosa?
No. Le persone asessuali possono avere un’attività sessuale, masturbarsi o avere un desiderio sessuale di tipo fisiologico, senza per questo provare attrazione verso altre persone. Alcune scelgono di avere rapporti sessuali all’interno di relazioni affettive; altre preferiscono evitarli. L’orientamento asessuale riguarda quindi soprattutto l’assenza di attrazione sessuale, non di comportamenti o desideri erotici in senso lato. Gli asessuali, ad esempio, si masturbano, ma anche questo viene spiegato: non è che non si senta lo stimolo sessuale, solo che non vi è attrazione verso gli altri. Molti asessuali sono infastiditi da questa domanda, che considerano intrusiva e inutile riguardo alle loro abitudini private.
Relazioni e intimità: come sono gli asessuali nelle relazioni?
Un pregiudizio comune è che le persone asessuali siano “fredde”, “anaffettive” o incapaci di amare. In realtà, molte persone asessuali intrattengono relazioni sentimentali, formano famiglie, provano attrazione romantica o desiderano una connessione profonda con altri. L’intimità può assumere forme diverse e non è riducibile alla sessualità: contatto fisico, tenerezza, condivisione di valori e progetti di vita sono solo alcune delle modalità con cui le persone asessuali costruiscono relazioni significative.
Perché l’asessualità è ancora poco rappresentata nei media?
Perché spesso viene patologizzata, ignorata o ridotta a una fase temporanea. Questa invisibilità può portare a sentimenti di isolamento, confusione e incomprensione. È per questo che molte persone asessuali trovano conforto nelle comunità online o in spazi sicuri dove possono confrontarsi con esperienze simili, ricevere supporto e legittimare la propria identità.
Quali sono le prospettive cliniche e culturali?
Dal punto di vista psicologico, è importante distinguere tra asessualità come orientamento stabile e desiderato, e situazioni di calo del desiderio legate a contesti di stress, patologie, effetti collaterali di farmaci o traumi. L’intervento clinico è indicato solo laddove la persona viva con disagio la propria condizione. Viceversa, in un’ottica di affermazione dell’identità, è fondamentale validare l’esperienza delle persone asessuali e riconoscerla come una delle molte possibilità dell’esistenza umana.
L’obiettivo non è “normalizzare” l’asessualità secondo modelli già dati, ma riconoscerla come parte legittima del grande mosaico della sessualità umana.
Dr. Walter La Gatta
Psicoterapeuta Sessuologo
Problemi di comunicazione in famiglia
Immagine
Wikipedia
Nella bandiera asessuale, il grigio rappresenta l’asessualità grigia. Viene tipicamente utilizzata per rappresentare tutte le sfaccettature dello spettro dell’asessualità e la sua comunità.